Julian Xhokaxhiu
Julian Xhokaxhiu
DevOps Engineer - Cloud Architect - Solution Architect - Platform Engineer - Open Source Enthusiast
mag 31, 2017 4 min read

Un mondo sempre più connesso

Fonte: Wikipedia

Vi starete sicuramente chiedendo che fine ho fatto. Ultimamente non sono più iperattivo sui Social, scrivo poco, non posto quasi più nulla se non una condivisione molto casuale nella mia timeline su Facebook.

Ebbene, vi confesserò una cosa che nel 2017 in Germania, pare avere dell’assurdo: sono senza Internet da un mese a casa. La mia linea fissa di casa è apparentemente “online” o “connessa”, ma per un qualche motivo la centrale continua a ritornarmi un IP che a pensarci, sembra un po’ da VIP, ma purtroppo è altamente inutile: 0.0.0.0.

Così, forte di questo mese, ho pensato di scrivere qualche pensiero sulla situazione corrente, e sulla situazione dell’infrastruttura di connessione ad Internet.

Internet è sempre con noi

Se c’è una cosa che mi ha davvero sorpreso in tutto questo periodo è come ho sempre dato per sopravvalutato il concetto di avere Internet sempre con noi.

Ho un piano da 1,5GB al mese, di solito lo uso mentre vado a lavoro, e mentre torno a casa. In ufficio posso usare la rete di Guest che va fino a 1Gbit ( Up/Down ) ed a casa tengo una 50/10. Pertanto per quella volta che scolli su Facebook, leggi una email o mandi una foto, basta e avanza.

Ma non è stato così questo mese. Ho sfiorato il tetto ed ho provato l’ebrezza della connessione lenta ( ma “illimitata” ), e vi dico con tutta sincerità che non è una bella sensazione.

Mi chiedo cosa serva alle compagnie telefoniche per rendere illimitata la navigazione normale, veloce, come a casa.

Perché scaricare se posso vederlo in Streaming?

Grazie Netflix o Amazon Prime, per aver cambiato le nostre abitudini. Seriamente, è comodissimo aprire il vostro servizio, premere il tasto Play e godersi la visione.

Ma cosa accade se un bel giorno la mia connessione di casa magicamente “fa puff”? Mi attacco al tram. E tanti saluti alle piattaforme legali.

Siamo abituati a pensare che abbiamo tutto sempre a portata di mano, ma è un attimo che ti ritrovi senza. Per volere tuo, loro oppure per cause di forza maggiori.

Ma ora tanto abbiamo l’LTE

Ebbene sì, quando abbiamo chiamato il nostro operatore, per quanto sono stati gentili, cordiali ed educati nel aiutarci nel disguido seguendoci praticamente attraverso ogni canale di comunicazione ( Telefono, Social, Applicazione mobile, Forum ), l’unica opzione che ci hanno potuto offrire per una connessione di emergenza è una connessione tramite “pennino USB”.

Meglio che niente penserete voi, ed è quello che pensavo pure io mentre ci mandano il necessario comodamente per posta. Peccato che una volta attaccato al Router ( sì, il mio permette di agganciare un Modem USB mobile ed usarlo come connessione di Backup nel caso la VDSL è offline ) l’esperienza è stata più o meno questa, riassunta in una GIF.

Viva la latenza. Decisamente instabile per una chiamata o video-chiamata.

Meno male che esistono le Applicazioni Mobile

Navigare un sito oggi è un incubo. Specialmente tramite rete mobile, dove la latenza è davvero alta ( conosciuta ai più anche come Throttling ). L’unico sito che era confortevole da usare era Google. Il più delle volte navigavo l’Internet utilizzando la copia cache. Non vi nego che mi è sembrato tutto ad un tratto di essere nel 2001.

Per fare quelle cose piccole quotidiane al più ho usato le applicazioni mobile, come consultare il mio conto, leggere i feed RSS, consultare Reddit, XDA o leggere le email.

In poche parole: cercavo di usare ogni byte in modo essenziale. Se c’era del traffico, doveva essere almeno per un motivo essenziale.

Non avendo molto traffico al mese, ho dovuto imparare a razionare.

Si torna a socializzare

Magari a voi farà sorridere questo punto, ma per me è stato un punto di riflessione serio. Sono tornato a socializzare di più. Non che mi sono sempre chiuso nella mia tana e non sono uscito di li.

Ma uscire per il piacere di farlo, stare fuori in compagnia di amici e bersi una bibita ( alcolica o analcolica, a piacere) senza il pensiero del “però se fossi stato a casa sarei andato avanti con il progetto X o Y”. E’ una bella sensazione. Qualcosa che non facevo più da anni oramai.

Forse quando dicono che Internet è la nuova droga, non hanno tutti i torti.

Rimanere senza Internet è un attimo

Viviamo in una parte del mondo dove molte volte diamo per scontato che Internet è sempre li, presente, ed accessibile a tutti. Un bene comune che va gestito, per cui anche la politica di cosa passa sui cavi e quale priorità ha, è un aspetto importante.

Ma alla fine, la verità è che basta un cavo tranciato per annientare ogni sogno di gloria, un guasto in centrale o una DSLAM andata letteralmente in fumo.